[voce di Gianna Delton]
La lingua
Io e tu parliamo. Tutti parliamo.
Il suono esce dalla bocca,
le parole si formano, sostano sulle labbra,
un attimo, e poi volano attraverso l’aria,
ritornano al cervello.
“Ti son in bolovanje?” “No, e ti”
“Lavoro o sastanak?” “Vado in kino!”
Lingua di ogni giorno, parliamo e parliamo
e non sappiamo più in che lingua.
Ma ci interessa? L’importante è capirci.
“Zdravo, come va?” “Ben, e la supruga?”
E continuiamo per ore,
senza rotolarci nel fango,
in una lingua
che non è più di fiaba.
di Lucifero Martini, da Somiglianze | Sličnosti, Izdarački Centar Rijeka, Rijeka, 1982.
La lingua e la sua meccanica umana, tra comunicazione e significazione. Una lingua che, alla frontiera con l’alto, davanti al suo specchio, si frantuma e si mescola, passando ad essere essa stessa altra. Una lingua che in questo passare non perde identità e spazio, ma li trova, li crea: nasce comprensione. Una lingua senza precisi confini, ormai comune, del di qua e del di là, dell’andare e venire, sempre umano, nel suo dialogo continuo. Finalmente una lingua che, se anche “[…] non è più di fiaba”, è altamente poetica. [Alessandro Mistrorigo]